Abbiamo parlato della Bilancia Commerciale e della necessità di ridurre le nostre importazioni per crescere di più. Nei primi nove mesi dell’anno, nel nostro Paese, abbiamo importato prodotti per 285 miliardi di cui il 19,8% è rappresentato da prodotti da miniere e cave, praticamente prodotti energetici (gas naturale, petrolio, carbone). Un’azione decisa di risparmio energetico è un toccasana per la bilancia commerciale e quindi per il PIL.
Una grossa opportunità è l’attuale incentivo del 55% in detrazioni da applicare per interventi di riqualificazione energetica degli edifici:
- Installazione di pannelli solari per l’acqua calda;
- Installazione caldaie a condensazione, pompe di calore ed impianti geotermici;
- Sostituzione scaldacqua;
- Sostituzione infissi;
- Coibentazione di muri, pavimenti e coperture
A partire dal 30 giugno 2013 le detrazioni scenderanno al 36%, un motivo in più per affrettarsi.
Gli interventi servono a ridurre le dispersioni energetiche degli edifici in modo da ottenere un identico benessere con un consumo di combustibile minore. In poche parole con un investimento iniziale che, a seconda della zona climatica, si recupera in pochi anni si ottiene un duplice vantaggio per il PIL: ridurre le risorse destinate all’importazione di materie prime e liberare risorse per l’acquisto di altri beni e servizi.
Va da se che conviene di più riqualificare abitazioni di vecchia concezione in zone particolarmente fredde ma, in ogni caso, l’invito è di rivolgersi a tecnici competenti per conoscere, caso per caso, le tipologie d’intervento possibili e i tempi di rientro dell’investimento.
luigi.ciotta@italiasalva.it
Lascia un commento