Dopo il Cometa continuiamo il nostro viaggio tra i fondi pensione occupandoci di uno tra i fondi pensione più importante d’Italia.
Il Fonchim è il Fondo Nazionale Pensione Complementare a capitalizzazione individuale per i lavoratori dell’industria chimica, farmaceutica e dei settori affini, ed è finalizzato all’erogazione di trattamenti pensionistici complementari del sistema obbligatorio, ai sensi del d.lgs. 5 dicembre 2005, n. 252.
Fonchim ha un capitale di 3,8 miliardi di euro ripartiti in 3 comparti: Garantito, Stabilità, Crescita.
I 149.341 iscritti aderiscono ai vari comparti secondo il seguente prospetto:
I 149.341 iscritti aderiscono ai vari comparti secondo il seguente prospetto:
Negli ultimi 5 anni i 3 comparti non sono riusciti a tutelare il potere d’acquisto e i risparmi dei lavoratori sono stati erosi dal caro vita:
Anche il lavoratore che ha lasciato il TFR all’INPS (naturale alternativa al Fonchim), con il 2,81% di rendimento senza sobbarcarsi nessun rischio, è riuscito a fare molto meglio dei comparti Garantito, Stabilità e Crescita di Fonchim, come se evince dall’ultima colonna in tabella.
Una gestione finanziaria con Rendimenti cosi bassi rischia di erodere, se non annullare, gli incentivi fiscali e aziendali che spingono all’adesione al fondo pensione.
In questi anni le somme riconosciute a gestori e negoziatori erano incomprimibili o qualcosa poteva essere risparmiato a vantaggio dei lavoratori? Con una gestione più attenta i risultati, a parità di condizioni di mercato, avrebbero permesso la tutela del potere d’acquisto in tutti i comparti?
Abbiamo analizzato la gestione finanziaria 2012, in modo separato, dei 3 comparti cosi da fornire informazione e spunti ai lavoratori interessati:
Il fondo ha realizzato ricavi per 315 milioni di euro, di questi 8,9 milioni sono andati ai gestori e ai negoziatori in oneri e commissioni, il 3%:
Il maggior onere sono i 6,4 milioni di € in commissioni di negoziazione (valore stimato sul controvalore), per intenderci quanto viene riconosciuto alla banca per acquisti e vendite di titoli finanziari. Supponiamo che le stesse operazioni le avessi fatte io con le normali condizioni che un istituto applica ad un piccolo risparmiatore come me e un’operazione media di 100.000 €; Fonchim avrebbe speso 1.134.500 €: il 18%.
Inoltre nel 2012, dei 3,8 miliardi di capitale, 81,7 milioni sono stati impiegati in depositi bancari per i quali sono stati riconosciuti 568.254 € di interessi, lo 0,7%. Il bilancio fa una fotografia della giacenza conto al 31/12/2012 e quindi non sappiamo con certezza quanto sia rimasto in giacenza media nell’anno. In ogni caso il tasso d’interesse ci sembra non in linea con le condizioni di mercato…
L’invito che rivolgiamo è di vigilare sulla gestione del proprio fondo pensione e aiutare ipropri delegati segnalando possibili azioni di miglioramento perché riteniamo che l’enorme tesoro depositato nei fondi pensione possa fare la differenza nella prospettiva, oltre che del singolo lavoratore, del Paese.
Luigi.ciotta@Italiasalva.it
Buongiorno, ho cercato di documentare come se sono comportati nell'ordine:<br />- fonchim<br />- covip<br />- sindacato<br />- banca depositaria<br />In seguito ad una specifica problematica in palese violazione delle norme in vigore. La stessa ha causato un danno economico significativo agli iscritti.<br />http://rendimentomoneta.altervista.org/blog/?p=577<br />