Il caso montepaschi e soprattutto Banca Marche mettono i riflettori sul sistema di tutela per i correntisti e depositanti che su queste banche hanno investito. Deposito Sicuro e Conto Italiano sono stati prodotti di successo che però mettono in apprensione migliaia di risparmiatori, nonostante un grande paracadute (Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi – FITD) è sempre pronto ad intervenire.
Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, costituito nel 1987 nella forma di consorzio volontario, è oggi un consorzio obbligatorio di diritto privato, riconosciuto dalla Banca d’Italia.
Scopo del Fondo è quello di garantire i depositanti delle Banche consorziate. Queste ultime si impegnano a fornire le risorse finanziarie necessarie per il perseguimento delle finalità del Fondo.
Aderiscono così al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi tutte le banche italiane (circa 300), ad eccezione di quelle di credito cooperativo aderenti al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo (del tutto analogo al FITD).
Il Decreto Legislativo 24 marzo 2011, n.49, in conformità al dettato della Direttiva 2009/14/CE, dispone l’applicazione di un limite massimo di rimborso per depositante pari a 100.000 euro e di un termine di rimborso di 20 giorni lavorativi, prorogabili dalla banca d’Italia in circostanze del tutto eccezionali di altri dieci giorni, a decorrere dalla data in cui si producono gli effetti del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa ai sensi dell’articolo 83 del Decreto Legislativo 1° settembre 1993, n. 385 (T.U.B).
Supponiamo che un cliente A – titolare di un deposito di euro 70.000 a sé intestato e di un deposito di euro 150.000 intestato congiuntamente a sè e alla moglie (cliente B) – il cliente A detiene la somma complessiva di euro 70.000 + ½ di 150.000 = euro 145.000, mentre il cliente B detiene la somma di euro 75.000 (1/2 di 150.000). In tal caso, il Fondo rimborserà al cliente A euro 100.000 (limite massimo) e al cliente B euro 75.000.
Alla luce di questa analisi ci sentiamo di sconsigliare il riscatto anticipato del proprio conto deposito, rinunciando a tutti o parte degli interessi maturati fino’ora, e di attendere la normale scadenza dei vincoli.
Inoltre, considerando la parità di rischio, tra Unicredit e Banca Marche chi preferireste???
La vera anomalia, consultando il nostro post relativo ad il miglior conto deposito, sembrano i rendimenti offerti da Unicredit. Chiaramente per i titolari di obbligazioni e depositi superiori ai 100.000 € la musica cambia.
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luigi.ciotta@italiasalva.it
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