Vi racconto come è andata… I piani in Sicilia non funzionano, ma la sorpresa del 2014 è che anche a Milano le cose non vanno benissimo.
Lascio l’ufficio ben 3 ore prima della partenza dell’aereo (check-in già effettuato). Dalla stazione centrale prendo un autobus che, al di là del nome shuttle, impiega 1 ora e mezza per raggiungere Malpensa (50 minuti previsti). Un viaggio a passo d’uomo su autostrade a 3/4 corsie, rischio di perdere l’aereo ma con una prova degna di Mennea riesco a partire.
Aereo puntuale, atterra alle 21:15, prendo il bagaglio ed attendo il treno delle 22:10 in una stazione deserta. A farmi compagnia solo un tabellone che mi fa pregustare il viaggio verso Palermo.
E’ solo un’illusione, una voce mi comunica (21:50) che il treno è stato cancellato. Il tabellone è in disaccordo quindi chiamo un numero, che è la sola presenza “umana” della stazione, e il personale Trenitalia conferma la cancellazione. Durante la chiamata prontamente Trenitalia aggiorna il tabellone. PIANO B SALTATO!!!
Rimane un autobus che mi porterà in Stazione Centrale, verso il Vietnam dei mezzi pubblici della città di Palermo. 7 ore, ed è solo una tappa intermedia.
Non vi tedio con il resto del viaggio, vi mostro solamente il sito di una delle più importanti compagnie di trasporto locale della Sicilia. L’autobus cerchiato (18:40) non esiste più, probabilmente da mesi. Immaginate cosa voglia dire dover raggiungere un aeroporto e fare affidamento su un autobus fantasma…
Quest’articolo è stato inviato all’assessore dei trasporti della Sicilia, Domenico Torrisi, del turismo, Michela Stancheris, e dei servizi di pubblica utilità, Salvatore Callari, oltre al presidente Rosario Crocetta naturalmente.
Siamo consci che le ristrettezze finanziarie impattano sull’efficienza e l’efficacia dei servizi pubblici, ma quanto meno far funzionare quel che c’è… Contenere la strafottenza con cui si aggiorna un sito internet o un tabellone in una stazione ferroviaria non costa nulla, ma è indice di cura e rispetto nei confronti dei nostri ospiti. Il turismo e, di conseguenza, la prosperità economica si alimentano di piccole gentilezze ed attenzioni, se non riusciamo neanche in questo cambiamo mestiere.
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