L’iniziativa è stata promossa dal governo, un paio di anni fa, per favorire le mamme lavoratrici. Tuttavia sembra avere avuto uno scarso riscontro. Le motivazioni: la disinformazione, l’iter apparentemente complicato per ottenere i benefici.
Dalle pagine di Italiasalva vogliamo rilanciarla, in modo da darle opportuna visibilità, provando, se possibile, a fornire supporto a quanti rinunciano a fare domanda spaventati dalla trafila burocratica.
Vediamo qualche dettaglio dell’iniziativa.
VOUCHER
È prevista la corresponsione di voucher (contributo) per il pagamento del servizio di baby sitting ovvero per il pagamento di strutture eroganti servizi per l’infanzia.
L’importo del contributo è di 300,00 euro mensili. È erogato per un periodo massimo di sei mesi, divisibile solo per frazioni mensili intere, in alternativa alla fruizione del congedo parentale, comportando conseguentemente la rinuncia dello stesso da parte della lavoratrice.
Tale contributo può essere richiesto anche se la lavoratrice ha già usufruito in parte del congedo parentale.
I voucher, per l’importo riconosciuto, verranno ritirati in forma cartacea dalla madre lavoratrice presso la sede provinciale INPS territorialmente competente individuata in base alla residenza o al domicilio temporaneo dichiarato nella domanda di partecipazione al bando, se diverso dalla residenza.
La madre lavoratrice potrà ritirare i voucher in un’unica soluzione oppure scegliere di ritirarne solo una parte o ritirarli con cadenza mensile.
La madre lavoratrice beneficiaria di più contributi per servizi di baby sitting, quando si reca in sede per ritirare i voucher deve indicare espressamente il codice fiscale del figlio per cui è concesso il beneficio.
DOMANDA
Per accedere al contributo le lavoratrici devono presentare domanda telematica all’INPS (accedendo direttamente tramite PIN dispositivo), il quale, nei limiti della copertura finanziaria indicata nel decreto interministeriale del 22 dicembre 2012 pari ad euro 20.000.000,00 per ciascun anno, provvederà a redigere una graduatoria delle lavoratrici ammesse a tale beneficio.
La graduatoria è definita tenendo conto dell’ISEE. In sede di domanda la lavoratrice richiedente deve:
a) indicare a quale dei due benefici intende accedere, ed in caso di scelta del contributo per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati, indicare la struttura per l’infanzia (pubblica o privata accreditata) nella quale la lavoratrice stessa ha effettuato l’iscrizione del minore;
b) indicare il periodo di fruizione del beneficio, specificando il numero di mesi;
c) dichiarare la rinuncia al corrispondente numero di mesi di congedo parentale;
d) dichiarare di aver presentato la dichiarazione ISEE valida. A tal fine si ricorda che la dichiarazione ISEE ha validità di un anno dall’attestazione della presentazione e vale per tutti i componenti il nucleo familiare.
GUIDA AL VOUCHER SU FACEBOOK
Italiasalva mette a disposizione la propria pagina Facebook creando un post dove tutte le persone interessate possono esporre i propri dubbi, rispondere a domande di altri utenti in base alle proprie esperienze, il tutto allo scopo di favorire la diffusione e la risoluzione di tutte le problematiche nell’espletamento delle pratiche. Italiasalva, per quanto possibile, cercherà di dare una mano.
Domenico.Totaro@ItaliaSalva.it
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