Il debito pubblico alle stelle (il nostro misuratore registra 2.164 miliardi di euro), il 132% del Pil. Nulla da temere, i soliti soloni ritengono che la ricchezza privata degli italiani è sufficiente a rendere il debito dello Stato sostenibile.
I cittadini detengono asset immobiliari e mobiliari per un totale di 8.600 miliardi, stime Banca d’Italia.
La teoria è di difficile comprensione, la ricchezza dei cittadini è 4 volte il debito dello Stato quindi niente di cui preoccuparsi…
Immagino anche voi facciate lo stesso ragionamento, ho un mutuo da 200.000€ ma il mio vicino è un ricco industriale: il mio debito è sostenibile!!!
Una teoria quantomeno discutibile, ma prendiamola per buona. Vorrei focalizzare invece l’attenzione sul patrimonio degli italiani. E’ davvero 8.600 miliardi???
Il comune di Gangi, in Sicilia, ha escogitato un modo originale per tentare di impedire il progressivo spopolamento che da circa un secolo lo colpisce: vendere la case del centro storico a un euro, praticamente il costo di un caffè. A patto che il compratore si assuma l’onore di restaurarle. L’iniziativa ha avuto molto successo non solo in Italia, ma anche all’estero complice la curiosità che la notizia ha suscitato nei media stranieri (tra cui l’inglese The Guardian, che alla vicenda dedica un lungo articolo). Le condizioni per l’acquisto sono molto semplici: una volta effettuato il pagamento simbolico, i compratori devono versare una caparra di cinquemila euro che garantisca le loro disponibilità economiche. I lavori di restauro – il cui costo complessivo si aggira attorno ai 35 mila euro – devono poi essere realizzati entro cinque anni, termine entro il quale le case devono risultare abitabili secondo le norme previste dalla legge. Le case in vendita sono circa una ventina, per lo più diroccate, ma sembrano andare letteralmente a ruba: gli ultimi compratori sono un noto anestesista di origini italiane, da anni trapiantato prima negli Stati Uniti e ora ad Abu Dhabi, dove ha una sua clinica, e la moglie, di origini russe.
Grande plauso al sindaco Giuseppe Ferrarello per l’iniziativa, che oltre ad arginare il crollo demografico porta investimenti in quest’area periferica, ma il vero quesito che ci poniamo è: che valore avevano attribuito alle case di Gangi nello studio Bankitalia? Quante Gangi ci sono in giro per l’Italia?
Non è peregrina l’ipotesi che la stima, specialmente di beni non liquidi come gli immobili, soffrano di un eccessivo ottimismo; non sarebbe la prima volta che un cespite demaniale non trovi alcun compratore per richieste reputate troppe esose. La storia recente ci riporta ulteriori esempi: Fincantieri doveva valere tra 0,78 e 1 €, ne vale oggi 0,65 e le Poste, per il momento, non si quotano più.
In ogni caso tranquilli, il debito è sostenibile e il patrimonio degli italiani, anche se di difficile stima, è sufficiente per tutti i debiti pubblici e privati. Se non dovesse bastare nessuna paura, ci aiuta il crucco…
Luigi.Ciotta@ItaliaSalva.it
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