E’ partita la controffensiva della BCE contro il male del momento: la deflazione.
La ricetta prevede diversi ingredienti: tassi a zero, liquidità illimitata alle banche, acquisto di titoli. Le maggiori aspettative ormai si concentrano sul terzo appuntamento; le aste di liquidità non sono state un successo.
La risposta dei mercati va nella direzione auspicata da Draghi, l’euro si svaluta nei confronti delle principali valute favorendo le esportazioni e probabilmente l’impennata dei prezzi (inflazione).
Il mio amico Domenico dice che misure di questo tipo hanno vincitori e vinti, ne avevamo già parlato. Mio padre da sempre cerca di spiegarmi che l’inflazione è un male; devo credere a papà o al venerabile presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi???
I tassi d’interesse verranno tenuti artificialmente bassi dalle manovre della BCE, mentre l’inflazione crescerà. Sono un risparmiatore, non riuscirò a compensare la perdita del potere d’acquisto con gli interessi che mi verranno riconosciuti. Il valore reale del mio risparmio si assottiglierà… HA RAGIONE PAPA’!
Mio padre e io percepiamo un reddito fisso, lui da pensione ed io da salario. Non prevediamo un aumento del nostro salario, quindi riceveremo gli stessi soldi ma riusciremo a comprare meno cose… HA RAGIONE PAPA’!
Però ripartiranno le esportazioni e il Paese starà finalmente meglio…
Siamo sicuri che le esportazioni riusciranno a compensare il calo dei “miei” consumi interni? Siamo sicuri che l’inflazione sarà un cosi forte incentivo agli investimenti e all’occupazione? Siamo sicuri che i nostri risparmi non diventeranno carta straccia?
E infine diamo un’occhiata a questo scontrino:
Mi viene il sospetto che aveva ragione Papà!!!
Luigi.Ciotta@ItaliaSalva.it
non proprio…
mi pare che al crescere dell'inflazione cresca di pari passo anche il tasso di sconto e dunque gli interessi sui titoli di stato e sugli investimenti in generale.<br />Non è così??