“La mia banca mi propone la formula del Prestito Titoli, dove mi viene comunque garantita la disponibilita’ dei titoli stessi, l’accredito delle cedole, ecc ecc. con in cambio una contropartita economica a mio favore. Cercando nella rete mi pare di capire che l’unico rischio sia che prestando i titoli, la banca ne diventa proprietaria, e nel caso fallisse perderei i miei valori, mentre se restano nel dossier essendo beni di terzi in custodia, non sono aggredibili dai creditori. Volevo, se possibile, una conferma se effettivamente le cose funzionano in questo modo ed eventuali vostre osservazioni”.
Spesso il direttore della filiale Unicredit lamenta uno scarso introito dal mio conto personale, (non sono avvezzo all’acquisto di prodotti in collocamento o di risparmio gestito su cui fioccano le commissioni) tuttavia mi concede sempre condizioni agevolate per la semplice custodia dei titoli… PERCHE’???
Quando si parla di prestito titoli mi torna in mente MPS. Qualche anno fa non navigava in buone acque e un articolo del Sole24Ore accusava la Banca senese di prendere soldi in prestito dalla BCE depositando in garanzia titoli dei propri risparmiatori. Naturalmente la Banca smentì, ma questo è un esempio del valore dei nostri titoli.
Concedere in prestito i titoli del nostro portafoglio apre al nostro istituto 2 interessanti possibilità di guadagno:
- Prestare a shorter i nostri titoli come se fossero soldi, con tassi non proprio bassi;
- Trasformare la raccolta indiretta in raccolta diretta (vedi caso MPS) e poi prestare i soldi , con tassi non proprio bassi.
Il piccolo risparmiatore concede i propri titoli per “pochi spiccioli”, meglio di niente…
Non è cosi, la consapevolezza del valore latente del nostro portafoglio e dei mancati guadagni che il nostro rifiuto potrebbe causare ci pone in una posizione di forza. Contrattare le condizioni potrebbe consentirvi di portare a casa guadagni inaspettati, per esempio la Banca potrebbe farsi carico dell’imposta di bollo indipendentemente dai giorni di prestito.
Non è fantascienza, ci sono istituti che già operano in questo modo. Quindi cercate di essere risparmiatori consapevoli, analizzate gli introiti del portafoglio remunerato, e se troppo bassi (diciamo inferiori allo 0,2% annuo sul capitale totale) disattivate il portafoglio remunerato.
RISCHI
Durante il prestito titoli, la proprietà dei titoli passa alla banca per poi ritornare al risparmiatore alla scadenza. Durante questo periodo hai un credito nei confronti della banca e se questa fallisse, non saresti tutelato.
Si tratta di una possibilità remota che tuttavia non può essere archiviata con “pochi spiccioli”.
Luigi.Ciotta@ItaliaSalva.it
Grazie, ILLUMINANTE!
La consapevolezza è tutto…
Bien
Ste