Piloti Alitalia godono di sussidi per disoccupati in Italia mentre prestano servizio presso compagnie straniere, dimenticando di comunicarlo all’Inps. Contemporaneamente percepiscono 2 redditi, danno erariale accertato 7 milioni di €: la notizia del giorno.
E’ solo la punta di un iceberg, i sistemi welfare dell’unione europea, ormai equiparati, non comunicano tra di loro. E’ sempre più frequente la truffa perpetrata nei confronti del nostro esanime sistema previdenziale. I casi di lavoratori italiani all’estero che dichiarano sul suolo patrio di girarsi i pollici ha dimensioni incalcolabili, con innegabili ripercussioni sulle statistiche occupazionali del Paese. LA TRUFFA E’ BANALE!!!
L’asso nella manica per far saltare il banco si chiama modello U1, certifica i periodi di contribuzione e di attività lavorativa in qualità di lavoratore dipendente o autonomo in un altro paese dell’UE, che saranno presi in considerazione ai fini del diritto all’indennità di disoccupazione. Se si perde il lavoro dopo aver svolto un’attività lavorativa nel Paese in cui ci si è trasferiti e si richiede l’indennità di disoccupazione nel proprio Paese di residenza, potrebbe essere necessario avvalersi del modello U1 per valutare il proprio diritto alla suddetta prestazione.
Infermiera in Inghilterra, Disoccupata in Italia
Un nostro lettore, esperto in diritto del lavoro, ci raccontava questo fenomeno dilagante soprattutto nei Paesi dell’est europa. Eravamo molti incuriositi e ci eravamo promessi di approfondire la materia, fino a quando il caso ci ha fatto conoscere Silvia.
Silvia lavora come infermiera professionale in UK, percepisce una discreta retribuzione che ha pensato bene di integrare con un sussidio di disoccupazione italiano.
Periodicamente lo Stato britannico rilascia a Silvia un modello U1 che certifica la propria attività, nonché la contribuzione maturata. Quando torna a trovare i genitori si reca all’Inps avanzando richiesta di disoccupazione, grazie ai diritti maturati in Inghilterra. Non vi è alcun motivo per negare il sussidio a Silvia, se non che Silvia non è disoccupata e continua a lavorare in Gran Bretagna.
Finita il “periodo di disoccupazione” la procedura si ripete, consentendo a Silvia di ottenere il doppio del reddito per diversi periodi della propria vita professionale.
L’evasione si presenta nei panni più impensabili, senza Suv ma con il camice.
Tuttavia, non farti tentare dall’illecito. Ci sono diversi accorgimenti legali per pagare meno tasse. A tal proposito, abbiamo lanciato insieme a Webcaf.it un servizio di “pianificazione fiscale” del tutto gratuita. Alla famiglia Rossi (clicca qui per conoscere i dettagli) è stata d’aiuto. Prova anche tu!!!
In Italia se non paghi 1000 euro dopo pochi mesi ti ritrovi con un debito di 20.000 euro, ma se evadi 98 miliardi di euro paghi solo 400.000 euro di "multa". Se paghi le giuste tasse devi pagare il 50%, se evadi milioni finisci "scudato" e paghi solo il 5%. W l'Italietta dei furbi.
giusto scovare e punire questa tipologia di evasione fiscale.<br />Resta il fatto che di ben altro tipo è l'evasione fiscale che ha contribuito in maniera determinante ad innalzare vertiginosamente il Debito Pubblico.<br />Mi riferisco ai decenni di evasione fiscale perpetrata da intere categorie di lavoratori autonomi (ovvio con qualche eccezione, che però conferma la regola)……dai