
La ritenuta d acconto consiste in una trattenuta operata da un datore di lavoro/committente sul compenso concordato. È un metodo scelto dal legislatore per assicurare il versamento delle imposte, accollando l’onere del pagamento ad un soggetto denominato “sostituto d’imposta” per conto di un altro soggetto, detto “percipiente” con il fine di anticipare parzialmente/definitivamente il prelievo fiscale. In sintesi il datore di lavoro mi da come compenso meno di quanto pattuito e con la differenza paga le tasse dovute dal lavoratore. I sostituti d’imposta sono le imprese , le persone fisiche esercenti arti e professioni ed i condomini.
Redditi soggetti a ritenuta d acconto
Le tipologie di redditi soggetti a ritenuta d acconto, trattate in questo lavoro, sono le seguenti:
- redditi da lavoro autonomo;
- redditi da lavoro dipendente;
- redditi da capitale;
- altri redditi soggetti a ritenuta d acconto
- al 20% dell’imponibile ai sensi dell’art. 25 del DPR 600/73;
- al 4% per il condominio ai sensi dell’art. 25ter del DPR 600/73;
- al 11,5% per gli agenti e rappresentanti Enasarco ai sensi dell’art. 25bis del DPR 600/73;
Altri redditi sottoposti a ritenuta d acconto
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