Lunedi 25 maggio 2015 parte l’AdC Banca Monte Paschi di Siena 2015. Riparte il balletto dell’aumento di capitale che vedrà gli azionisti districarsi tra diritti e opzioni. Sembra passata un’eternità dall’estate 2014, quando MPS è stata impegnata in un altro pesante rafforzamento patrimoniale di 5 miliardi di Euro. Intanto la Banca sta cercando di risollevarsi, ha chiuso il primo trimestre 2015 in positivo, cosa che non avveniva da innumerevoli anni, sta puntando molto su Widiba, sta cercando di fare pulizia nei conti, e prima o poi finirà preda o sposa di qualche altra banca. MPS è oggi una banca sotto vigilanza BCE. Proprio la BCE, a seguito degli stress test, ha imposto un rafforzamento patrimoniale che ha reso necessario questo nuovo aumento di capitale. Una novità è costituita dal fatto che lo stato italiano, a partire da luglio 2015, diventerà un importante azionista della banca in relazione alla restituzione dei Monti Bond.
Cosa cambia tra AdC Banca Monte Paschi di Siena 2015 e 2014?
I nostri affezionati lettori ricorderanno che l’AdC Banca Monte Paschi di Siena 2014 è stato fortemente diluitivo. A fronte del valore delle azioni di 24,6€, quasi tutto il valore è finito nei diritti (23,1€), assegnando un valore all’azione pre aumento per soli 1,5€. Ricordiamo che il diritto è uno strumento finanziario che non ha un valore intrinseco, ma consente di acquistare azioni di nuova emissione ad un prezzo fissato (nel caso dell’AdC MPS del 2014, si potevano acquistare le azioni di nuova emissione ad 1 euro). Il diritto è inoltre negoziabile sul mercato. Le speranze degli azionisti per un aumento di capitale molto meno diluitivo nel 2015 sono state in gran parte deluse. Premettendo che lunedi 18 maggio le azioni MPS sono state raggruppate nei termini di 1 a 20, il loro valore attuale si aggira intorno ai 9,5 Euro. Presupponendo una chiusura di venerdi 22 maggio sugli stessi valori, le azioni pre aumento dovrebbero avere un valore di circa 2 Euro e i diritti dovrebbero valere invece 7,5 Euro. I diritti consentiranno di acquistare azioni a 1,17 Euro. I termini esatti e la formula che consente di verificare gli arbitraggi, saranno descritti in un post che pubblicheremo nei prossimi giorni. Vediamo quindi come, sebbene non siamo ai livelli del 2014, l’azionista che vuole mantenere la propria fetta di torta nella banca è costretto a scucire un sacco di soldi freschi, oppure a vendere una parte dei diritti per acquistare azioni di nuova emissione.
Conviene partecipare all’AdC Banca Monte Paschi di Siena 2015 e 2014?
La maggior parte degli azionisti è sfiduciata. Chi ha aderito all’AdC MPS nel 2014 ha visto ridursi notevolmente il proprio capitale. Consideriamo che il valore delle azioni MPS è sceso nel 2015 ben al di sotto del valore di 1 Euro a cui erano state offerte le azioni di nuova emissione (se questo fosse successo durante l’aumento di capitale, sarebbe stato un dramma, in primis per il consorzio di garanzia). Ad un anno di distanza, come prima abbiamo detto, sono stati sicuramente fatti dei passi in avanti. In primis possiamo dire che oggi ci sono gli occhi della BCE a vigilare, e questo, visto il passato, ci sembra un elemento in più di garanzia. In ogni caso riteniamo che la decisione di partecipazione all’aumento di capitale Monte Paschi di Siena 2015 debba seguire logiche di investimento tradizionali e da buon padre di famiglia. Se partecipare in toto all’aumento di capitale vuol dire dar fondo a tutti i propri risparmi, consigliamo di lasciar perdere. In alternativa, qualora l’investimento corrisponde ad una piccola parte del portafoglio del risparmiatore, le domande che bisogna porsi, prima di prendere una decisione, sono le seguenti:
- è stato toccato il fondo? Siamo sicuri che non ci sono altri buchi nei conti, dopo che essi sono stati setacciati dalla BCE?
- riuscirà il management a districarsi tra crediti deteriorati e bassa redditività (vedi commenti del Wall Street Journal)
- come si evolveranno le questioni Alexandria e Nomura?
- quale sarà il ruolo dello stato italiano a partire da luglio 2015?
- l’economia italiana, alla quale la banca è intimamente legata, ripartirà sul serio o rimarrà traballante negli anni a venire?
- chi sarà la sposa o il conquistatore di MPS?
Cosa faranno i grandi azionisti? Parteciperanno all’Adc Banca Monte Paschi di Siena 2015?
Frederic de Courtois, capo di Axa in Italia, ha confermato che il suo gruppo sottoscriverà pro-quota, cioè farà in modo che ad aumento di capitale concluso manterrà la sua quota del 3,17% nella banca. Ancora avvolta nel fumo la decisione della Fondazione, che in virtù del 2,5% del capitale (sindacato con il 4,5% di Fintech e il 2% di Btg Pactual) dovrebbe impegnare circa 75 milioni per partecipare all’AdC. Per evitare fughe di notizie è stata fatta addirittura bonificare la sede della fondazione (si temevano cimici nascoste). Davide Serra, numero uno del fondo Algebris, ha invece escluso la sottoscrizione dell’eventuale inoptato.
Buon AdC banca Monte Paschi di Siena 2015 a tutti, piccoli risparmiatori e speculatori…
domenico.totaro@italiasalva.it
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