Il 5 x mille indica una quota dell’imposta IRPEF, che lo Stato italiano ripartisce, per dare sostegno, tra enti che svolgono attività socialmente rilevanti (ad esempio non profit, ricerca scientifica). Il versamento è a discrezione del cittadino-contribuente, contestualmente alla dichiarazione dei redditi. Il cinque per mille rappresenta una forma di finanziamento che, a differenza delle donazioni, non comporta maggiori oneri per il contribuente. Dal punto di vista dello Stato rappresenta invece un provvedimento di spesa, in quanto teoricamente vincola parte del gettito dell’imposta sui redditi (IRPEF) alle finalità individuate dal contribuente. L’intervento sottende la responsabilizzazione del cittadino, che osserva la realtà che lo circonda e sceglie l’organizzazione più meritevole dei soldi pubblici. Purtroppo i criteri di scelta assecondano parametri soggettivi, piuttosto che oggettivi. In molti casi l’organizzazione viene scelta perchè eroga un servizio utile al singolo cittadino, e non alla comunità intera. Vediamo qualche esempio….
5 x mille a Pane Quotidiano
Pane Quotidiano è un’organizzazione laica, apolitica e senza scopo di lucro, nata a Milano nel 1898 su iniziativa di alcuni importanti cittadini milanesi uniti dall’obiettivo di assicurare ogni giorno e gratuitamente da mangiare alle fasce più povere della popolazione. Nelle sedi milanesi di Pane Quotidiano, in viale Toscana e in viale Monza, i volontari distribuiscono ogni mattina – tranne la domenica e i giorni in cui non si panifica – il pane, e altri alimenti come latte, yogurt, pasta, cioccolata, frutta, verdura, biscotti a chiunque versi in stato di bisogno e vulnerabilità, senza alcun tipo di distinzione. Gli ospiti giornalieri sono, in media, 3000/3.500 persone al giorno, per complessive 817.000 presenze nel 2014. Nonostante i numerosi ospiti e l’indiscussa utilità sociale dell’iniziativa, soltanto 65.392 € dal 5 x mille a fronte di 1.416 donazioni. Numerosi sono gli assistiti da Pane Quotidiano che come “zero reddito” non possono aiutare l’organizzazione e premiarne l’attività.
5 x mille alla Fondazione Italiana del Notariato
Costituita dal Consiglio e dalla Cassa Nazionale del Notariato, la Fondazione ha avviato la propria attività nel gennaio 2006 con l’intento di promuovere iniziative idonee a formare e migliorare le qualità professionali e culturali dei notai italiani, a garanzia dei diritti dei cittadini e del pubblico interesse. Un obiettivo sicuramente meritorio ma che, probabilmente, i notai italiani potrebbe conseguire senza l’aiuto di denaro pubblico. Le adesioni al progetto della fondazioni sono solo 811, immaginiamo tutti notai, per un totale di 246.533 € da 5 x mille.
Non tutte le firme sono uguali
Ogni persona che firma per Pane Quotidiano porta in dote 46 €, contro i 304 € alla fondazione italiana del notariato. Pane quotidiano dona il pane ai poveri, qualcun altro non lascia cadere neanche le molliche…
Luigi.Ciotta@ItaliaSalva.it
la invito a rileggere l’articolo. Nessuna critica alla professione.
l’8xmille può essere devoluto allo Stato, oppure ad una confessione religiosa.
Ne abbiamo già parlato in un post https://www.italiasalva.it/2015/05/8xmille-come-vorrei-una-chiesa-povera-per-i-poveri.html
Grazie per l’affetto
Bravi Ragazzi, sensibilizzare la gente su queste tematiche è molto importante.
A maggior ragione, del fatto che molti non indicano a chi devolvere l’8×100 ed il 5×100, sò che in questi casi il primo và in automatico alla chiesa cattolica, mentre il secondo non saprei.
io mi metto sul carro di quelli che non hanno mai scelto a chi devolvere, ma grazie al vostro articolo, da quest’anno si cambia musica..il 5×1000 sarà x pane quotidiano..
mentre per l’8×1000 avete indicazioni? (Possibilmente Sicilia..)
saluti e buon lavoro
la solita ironia becera. i giornalisti hanno fior di fondazioni e non mi sembra che qualcuno faccia ironia. siete ancora fermi al notaio che mette la firma e guadagna soldi. l’informazione in italia è un optional. soliti titoli, soliti luoghi comuni.