In realtà volevo titolare questo post “Farmacisti, c’era una volta una casta…” ma alla fine ho optato per un titolo più didascalico. In ogni caso, è proprio questo il punto: i farmacisti stanno vivendo la peggiore, e forse la prima, crisi del settore. I ricavi sono in cura dimagrante per le continue riduzioni dei prezzi dei medicinali, per la scadenza di importanti brevetti e la conseguente diffusione degli equivalenti. Anche lo Stato ha fatto la sua parte imponendo delle trattenute sul fatturato da Servizio Sanitario Nazionale SSN, a cui si aggiungono trattenute sui farmaci modulate per fasce di prezzo. Infine, da qualche anno, parecchie Asl si occupano della distribuzione diretta di alcuni medicinali, chiaramente i più costosi, o, in alternativa, si servono delle farmacie in cambio di un compenso fisso indipendente dal valore del farmaco dispensato.
La leva del prezzo è l’unica rimasta ai “poveri farmacisti” per rinvigorire i bilanci. Non tutti hanno utilizzato la stessa strategia. Alcuni hanno aumentato i prezzi (addirittura maggiorando i prezzi consigliati), confidando nella fedeltà della clientela, altri lo hanno ridotto, nella speranza di aumentare la propria fetta di mercato, a discapito dei concorrenti.
Quale sarà la strategia vincente?
Dipende da te! Se sei cosi pigro da non cambiare le tue abitudini, anche se il prezzo è superiore rispetto alla farmacia un po più distante, avrai generato una domanda anelastica e cosi avrà avuto la meglio il farmacista della casta. Al contrario, se ritieni che la concorrenza sia un valore e che risparmiare valga qualche passo in più, avrai generato una domanda elastica e cosi decreterai la sopravvivenza del farmacista del risparmio. Sembra una banalità, ma nelle insignificanti scelte di ogni giorno il consumatore decide che tipo di Paese vuole.
PS Il decreto di liberalizzazione del governo Monti 1/2012 prevede l’abbassamento del quorum per l’apertura delle nuove farmacie da 4.000 a 3.300 abitanti al massimo, c’è da scommettere che la guerra dei prezzi è appena cominciata.
Luigi.Ciotta@ItaliaSalva.it
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