L’annuncio della futura chiusura del cinema Apollo di Milano sta suscitando un dibattito cittadino molto interessante, considerando anche che a sfrattare il cinema, come titola una testata nazionale, è Apple. La casa della mela vuole coronare il sogno dell’apertura di un Apple Store nel centro meneghino, dopo numerosi tentativi falliti. Apple in realtà non ha sfrattato nessuno, la cessione dei locali del cinema è stata opera di una trattativa privata. Se non si tratta di uno sfratto vero e proprio, nei fatti lo strapotere commerciale di multinazionali così potenti non lascia scampo ad altre iniziative. Il cinema Apollo per esperienza personale propone film di qualità, spesso in lingua originale (una mecca per gli stranieri che vivono a Milano), e propone spesso tariffe convenienti, oltre che eventi e tante rassegne interessanti. La collocazione centralissima consente di accedervi facendo una bella passeggiata in centro (e quindi niente automobile) che viene così animato fino a tarda serata. I fan di Apple ed i fautori della modernità considerano lo sconforto dei frequentatori abituali come dei lamenti nostalgici di chi non sa adeguarsi alla nuova realtà. Apple fa largo alla modernità, al futuro. Oggi i film si scaricano o si vedono in streaming, magari comprando un prodotto Apple. L’Apple store diventerà un luogo di culto della città, un’attrazione da visitare così come avviene già in tante altre città del mondo. Prima dell’Apollo hanno chiuso tante altre sale lasciando spazio ad anonimi megastore. Intanto prosegue il processo di desertificazione serale del centro della città, continua l’omologazione dei centri storici. Il pallino sembra ormai in mano alle multinazionali dell’abbigliamento o della ristorazione. Il governo cittadino è impotente (o inconscio? o incompetente?). Voi in che città vorreste vivere? Quale è la vostra idea di centro storico? Cosa potrebbe fare, secondo voi, la politica e cosa non fa?
la redazione di ItaliaSalva
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