La pressione martellante di tutti i più autorevoli giornali sulla inadeguatezza della pensione dei giovani inducono le famiglie a correre ai ripari. Molti sono i genitori che vogliono aiutare i propri figli, cominciando a versare contributi persino prima della maggiore età. E’ un fenomeno recente, ma già molto diffuso. Padri e madre aprono posizioni previdenziali per i propri di figli e cominciano ad accantonare per garantire alla prole una vecchiaia serena.
PESSIMA IDEA!!!
I vantaggi fiscali e normativi sulla pensione integrativa sono diluiti dal tempo. Intervenire anzitempo, addirittura prima della maggiore età, non è una strategia vincente. A tal riguardo, è più indicato risparmiare per i propri figli, utilizzando gli strumenti di investimento classico (conti deposito, buoni fruttiferi postali, obbligazioni).
Deducibilità Contributi ai fondi pensione
Piuttosto che pensare alla pensione dei vostri figli, pensate alla vostra, infatti è più remunerativo versare in prossimità della pensione. I contributi versati alla forma pensionistica complementare sono deducibili dal reddito complessivo dell’aderente per un importo annuo non superiore a euro 5.164,57. Ai fini del computo del predetto importo si tiene altresì conto:
- dei contributi versati dal datore di lavoro;
- dei versamenti effettuati alla forma pensionistica complementare in favore delle persone fiscalmente a carico di cui all’art. 12 del T.U.I.R., limitatamente all’importo da queste non dedotto;
- dei contributi versati dall’aderente per reintegrare anticipazioni pregresse. Sulle somme eccedenti l’importo di euro 5.164,57 (non deducibili) è riconosciuto un credito d’imposta pari all’imposta pagata al momento della fruizione dell’anticipazione, proporzionalmente riferibile all’importo reintegrato.
I versamenti di padri e figli concorrono insieme al raggiungimento del tetto di 5.164,57 €, il che mette genitori in “competizione” ai figli. Il consiglio di ItaliaSalva è di:
- privilegiare, addirittura in modo esclusivo, la propria pensione integrativa;
- versare ZERO in fondi pensione per i propri figli;
- Se proprio vogliamo aiutare i giovani risparmiamo per loro.
Luigi.Ciotta@ItaliaSalva.it
Per onestà intellettuale vanno spiegati tutti e bene i vantaggi! Va detto che sulle rendite (e non solo) viene operata una ritenuta a titolo di imposta con l’aliquota del 15%. Ridotta dello 0,30% per ogni anno eccedente il quindicesimo di partecipazione, con un limite massimo di riduzione del 6%. E’ quindi poarticolarmente interessante per i figli in quanto il BONUS massimo del 6% lo si raggiunge dal 35° anno di adesione al fondo (anche minimo!).
condivido e sottoscrivo il Vostro consiglio finale articolato in tre punti.
grazie e complimenti per il sito.