La locomotiva teutonica è sempre stata un riferimento di stabilità e di sicurezza per gli investitori. Il bund tedesco è il titolo universalmente riconosciuto come risk free, la tripla A meno discussa del mercato. La solidità del Paese, riflessa nel rendimento dei titoli di stato, si è tradotta in rendimenti bassi anche per le aziende a bandiera tedesca. Le Obbligazioni Volkswagen rendevano meno dell’1%, anche per scadenze relativamente lunghe: intorno ai 7 anni. Lo scandalo dieselgate, oltre a colpire l’azione, ha appesantito i corsi delle obbligazioni. A titolo di esempio riportiamo le quotazioni dell’obbligazioni Volkswagen XS0823975585:
In poche settimane il rendimento delle stesse obbligazioni Volkswagen è salito oltre il 2,50%. Anche le agenzie di rating hanno bocciato le Obbligazioni Volkswagen, ma meno dei mercati. Il rating riconosciuto alla casa automobilistica è stato ridotto da A ad A-, in data 12/10/15. La bocciatura dei mercati, invece, è senza appello. Per rendercene conto vediamo il comportamento dell’obbligazione Fiat XS1088515207, di pari durata, nello stesso arco di tempo:
Il rendimento dell’obbligazione Fiat è superiore rispetto alle Obbligazioni Volkswagen, ma non tanto da giustificarne il rating BB-. In sintesi, ci troviamo 2 titoli del settore auto con rendimenti analoghi, ma rating molto differenti (A- vs BB-). La contraddizione potrebbe risolversi con una ripresa del prezzo delle Obbligazioni Volkswagen, e un conseguente calo dei rendimenti, oppure con una serie di downgrade che colpiscano la casa di Wolfsburg avvicinandola alla categoria speculativa. L’unica certezza è l’incertezza dei confini dello scandalo, mentre si inseguono le voci su sempre più probabili cessioni di attività o persino di aumenti di capitale. La vicenda delle Obbligazioni Volkswagen è un monito per tutti coloro che ritengono i titoli ad alto rating un investimento sicuro. Non esiste investimento privo di rischi, al punto da giustificare rendimenti prossimi allo zero, se non negativi.
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