La corrispondenza pervenuta nella nostra Redazione ha fatto emergere la percezione di un maggior rischio per i piccoli istituti. Gli emittenti piccoli mettono in ansia il risparmiatore, li percepiscono più vulnerabili. Le BCC italiane, per superare i limiti delle piccole dimensioni, hanno creato un Fondo di Garanzia dei portatori di titoli obbligazionari emessi da banche appartenenti al Credito Cooperativo. Il Fondo, costituito su base consortile volontaria tra le Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane, è operativo dal 1 gennaio 2005 ed ha l’obiettivo di tutelare il diritto di credito degli obbligazionisti BCC.
L’acquisto di “Obbligazioni Garantite” (che sono contrassegnate da un apposito marchio) consente ai risparmiatori clienti delle BCC di ottenere la garanzia del loro rimborso in caso di insolvenza della Banca emittente. A partire dalla adesione di ciascuna BCC al Fondo, nei Regolamenti dei prestiti obbligazionari “garantiti” è inserita una clausola contenente, a favore degli obbligazionisti, il diritto al pagamento, da parte del Consorzio ed in caso di insolvenza dell’emittente, dell’ammontare sottoscritto entro il limite massimo previsto di 103.291,38 euro.
Analogamente a quanto previsto dal Fondo di Garanzia dei Depositanti, la tutela assume un carattere soggettivo, e quindi riguarda il portatore dei titoli, entro il limite massimo di €103.291,38 calcolato sull’intero ammontare dei titoli posseduti, indipendentemente dalle emissioni dalle quali singolarmente derivano e sempre che risulti soddisfatto il requisito del possesso ininterrotto per un periodo di almeno tre mesi. Del tutto irrilevante è la circostanza che i titoli siano stati sottoscritti all’atto dell’emissione del prestito o siano stati acquistati successivamente, potendo questa circostanza rilevare soltanto per la determinazione del periodo di possesso utile ai fini del godimento della garanzia.
Il sistema consortile messo in piedi dalle BCC aderente a Federcasse ne aumenta la massa critica, crea un interlocutore tra i maggiori nel settore bancario italiani. NIENTE PAURA!!!
La Redazione di ItaliaSalva mette a disposizione dei propri lettori la propria consulenza. I nostri esperti sono a vostra disposizione, gratuitamente e senza alcun impegno, per scovare i subordinati nei portafogli. Molti dei risparmiatori non sanno neanche in cosa hanno investito, per questo potrebbe essere un grosso vantaggio capire cosa abbiamo in pancia. Vi suggeriamo di scrivere all’indirizzo info@italiasalva.it con i dettagli del dossier titolo (basta solo il codice ISIN dei titoli), vi diremo quanti subordinati avete a vostra insaputa.Ognuno deciderà cosa fare e quale è la soluzione migliore per allocare i propri risparmi, ma questo potrebbe essere il primo grande passo per una migliore consapevolezza finanziaria.
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