Ormai è il cavallo di battaglia della Lega 2.0, la Flat Tax viene raccontata da Salvini nel programma DiMartedi a La7. Salvini esordisce smentendo i numeri della Voce.info, quest’ultima ritiene che la flat tax possa essere causa di un buco da 100 miliardi di euro annui alle casse dello Stato. Salvini la derubrica come bufala che gli economisti, con cui Salvini collabora, hanno smentito punto per punto: “Il concetto è semplice oltre una certa soglia di tasse lo Stato incassa di meno, hanno alzato le tasse sui conti correnti dal 20 al 26% e lo Stato ha incassato di meno (ci riserviamo di trattare la validità di questa affermazione in un post dedicato), hanno innalzato le tasse sui fondi pensione lo Stato incasserà di meno (si tratta di premunizione, al momento non è possibile stimare gli effetti della misura). Se tu strangoli l’economia, se tu uccidi chi ti deve pagare le tasse, puoi anche mettere la tassa al 99% ma, se non c’è nessuno che ti paga le tasse, tu non incassi una lira. Una persona normale dopo anni di tentativi del genere le abbassa. Se ho più gente che mi paga meno tasse a testa incasso probabilmente di più“. Floris fa notare che: “Non c’è controprova! Non è detto che chi non vuole pagare le tasse, se gliele abbassa al 15%, viene e versi e se non viene lui e non vengono tutti gli altri c’è un buco che potrebbe aprirsi”.
La Controprova
Il professore Borghi sbandiera numerosi casi, soprattutto nell’Europa dell’est, dove la misura funziona. Non conosciamo in modo approfondito le economie dove la flat tax è stata introdotta, ma sicuramente i sistemi economici e fiscali di questi Paesi hanno poco a che vedere con l’Italia. Per questo abbiamo pensato di portare ad esempio, per i nostri lettori, un’economia molto simile a quella italiana, dove la misura è stata introdotta nel 2011. Secondo l’entourage di Salvini è tutto molto semplice: abbasso le tasse in termini percentuali, le persone evadono/eludono meno, il gettito aumenta…
Nel Paese analizzato la tassazione era progressiva secondo scaglioni di reddito, che sono stati eliminati, ed è stata introdotta un’aliquota flat del 21%:
Il gettito non è aumentato anzi, se tutti i contribuenti che hanno optato per questa formula fossero migrati dagli scaglioni il fisco ci avrebbe rimesso oltre 1.650 milioni di euro nel solo 2014. La perdita di gettito si azzererebbe se fossero stati regolarizzati intorno a un milione di alloggi fino ad allora sfuggiti al fisco. Tenendo conto del recupero da evasione, la perdita per il fisco, nel 2014, si attesterebbe comunque sul miliardo di euro su un introito da cedolare di 1,75 miliardi.
Quale è il Paese simile all’Italia dove la flat tax è stata introdotta?
Non era semplice trovare caratteristiche simili a casa nostra. Replicare lo stesso sistema economico-fiscale, e soprattutto la stessa cultura e lo stesso senso dello Stato, è un esercizio veramente arduo. ItaliaSalva ce l’ha fatta!!!
Il Paese preso ad esempio è l’Italia, l’introduzione della cedolare secca per le locazioni ad uso abitativo è la prova più calzante che la storiella di Salvini, Borghi e di tutto il carroccio dei professori leghisti non funziona. Suona bene, è bella da sentire, sembra persino ovvia ma parte da ipotesi sbagliate che non possono che portare a conclusioni sbagliate. ItaliaSalva è in prima linea affinchè si riduca la pressione fiscale, ma è un processo che non tollera le storielle e la solita improvvisazione.
Grazie Marco per la tua testimonianza.
Ti faccio notare che, pur condividendo le tue considerazioni sull’insostenibile pressione fiscale, l’intervento della flat tax non ti aiuterebbe in alcuno dei problemi da te affrontati.
Buongiorno,
ho una srl dal 1992 e posso dire che l’ innalzamento delle tasse di questi ultimi dieci anni ha messo in seria crisi la mia azienda… ho dovuto mio malgrado licenziare del personale in quanto il rapporto complessivo tra retribuzione netta al dipendente e i relativi contributi piu’ oneri di irpef e varie si sono alzati in maniera vertiginosa obbligandomi a delle scelte drastiche e assai dolorose.
La perdita di personale include anche perdita di lavoro per noi e per tutti quelli coinvolti.
Senza contare le aliquote massime sugli utili, l’ iva ormai fuori controllo e i relativi contributi fissi del commercio raddoppiati negli ultimi anni mi stanno costringendo a chiudere l’ attivita’ dopo piu’ di 20 anni, che sebbene sia ben avviata e fatturi molto bene non riesce a stare in piedi date le tasse e i costi che sono sproporzionati che inoltre sono mensili.
Le Banche hanno interessi altissimi sui fidi e i prestiti sono a tassi quasi da usura, inoltre non aiutano se vedono che il fatturato per ovvie cose diminuisce.
Sfido chiunque a portare avanti una Societa’ in Italia pagando tutte le tasse dovute come facciamo noi e come abbiamo sempre fatto.
E’ letteralmente impossibile.
Spero che ci sia un Politico che riesca a capire questo gravoso problema che incombe sulle nostre Imprese e vi metta un minimo di rimedio.
A me farebbe sempre piacere capire quando i politici sbandierano tutte queste promesse…che sia flat tax, pensioni minime a 1k euro, redditi di cittafinanza ( ricchi premi & cotillons) perche’non elencano dettagliatamente dove verrebbero presi i fondi o cosa verrebbe tagliato….
Vedo che continuate con questo articolo farsa. Infatti si vede come l’aumento della tassazione porti invece ad un incremento delle entrate ed ad una incredibile crescita economica. Mi spiace per molti ma almeno ” ..chi è causa del suo mal ….. ” con posizioni come le vostre portere l’Italia alla rovina, peccato. Dovreste chiamarvi Italia salta….nel burrone.
Cordialità.
Massimo Casali
Saremo ben lieti di ospitare le sue puntuali osservazioni/spiegazioni quando gli impegni lavorativi glielo consentiranno.
La Ringrazio
Mi dispiace di averla offesa e provocata con la parola “racconta”, provvederemo a rimuoverla e sostituirla con la parola che riterrà più opportuna. Inoltre, ci deve essere stato un scambio di persona, non sono mai stato a Reggio Emilia. Non è escluso che possa visitarla in futuro, mi dicono essere una splendida città.
Giuro, poi torno a lavorare ma mettereste alla prova anche un santo.
Addirittura ilare quando pretendete:
“…Quale è il Paese simile all’Italia dove la flat tax è stata introdotta?
Non era semplice trovare caratteristiche simili a casa nostra. Replicare lo stesso sistema economico-fiscale, e soprattutto la stessa cultura e lo stesso senso dello Stato, è un esercizio veramente arduo. ItaliaSalva ce l’ha fatta!!!…”
Certo che un paese con un sistema delinquenziale come l’Italia non esiste, neanche nel terzo mondo. Proprio questo le persone serie vogliono cambiare, cosa centra trovare un paese con un sistema fiscale come il nostro?
Cosa centra la menzione della cedolare secca sugli affitti senza tra l’altro nessuna spiegazione (ammesso che ne conosciate il funzionamento)in riferimento al vs. articolo?
Ma siamo seri.
Nonostante lo ritenga inutile, appena terminata la stagione fiscale non mancherò.
Ci tengo solo ad anticipare che il termine “racconta” con cui inizia il vs. articolo è CHIARAMENTE OFFENSIVO E PROVOCATORIO. Del resto sono di Reggio Emilia e conosco benissimo i Vs. metodi.
Inoltre non ci crederete ma uno degli scopi principali della FLAt TAX è proprio quello di RIDURRE LA PRESSIONE FISCALE, sicuramente non è l’obbiettivo di statalisti come voi.
A presto.
Massimo Casali
Buongiorno Casali,
se ritiene che non valga la pena per noi, almeno aiuti i nostri lettori a capire.
Sono laureato in economia e commercio, faccio il fiscalista da 30 anni, Salvini ha assolutamente ragione. Ma ritengo inutile addentrarmi in spiegazioni tecniche in quanto dal Vs. articolo si capisce chiaramente che non solo conoscete pochissimo di fiscalità ( in realtà assolutamente nulla ) ma siete chiaramente faziosi.
Massimo casali