E’ del 26 dicembre la notizia che MPS ha ricevuto dalla BCE due nuove letterine. Ne abbiamo dato prontamente notizia sul gruppo Facebook ItaliaSalva al quale vi invitiamo ad iscrivervi cliccando qui In una di questa vengono riportati i risultati dello stress test del 2016 evidenziando che gli stessi hanno registrato uno shortfall, solo nello scenario avverso, nel parametro del CET 1 fully loaded a fine 2018 pari a -2,44%, da mettersi in relazione con una soglia dell’8%; tale shortfall si traduce, secondo ECB, in un fabbisogno di capitale di Euro 8,8 miliardi, comprensivo di tutte le componenti dei fondi propri così come previsti dalla normativa vigente. A quanto pare, quindi (ma questo è ancora da chiarire), la nuova richiesta della BCE ad MPS è per un rafforzamento patrimoniale di ulteriori 8,8 miliardi. Non mancano le reazioni, tra queste quella di Masi, segretario generale di Uilca “Lo si dica chiaramente: Mps deve essere salvata oppure deve fallire? Siamo in mano a dei burocrati che spostano l’asticella dell’aumento di capitale a loro piacere! Tutto cio’ e’ allucinante e foriero di domande e di incognite. Cosa sarebbe successose l’aumento di capitale fosse andato in porto? I regolatori italiani: Governo, Banca d’Italia e Consob non sapevano nulla di tutto cio’?” si chiede perplesso Masi. “La Bce sta giocando con il fuoco. Il sindacato sta facendo di tutto e di piu’ per cercare di contenere il costo del lavoro. Le lavoratrici e i lavoratori ce la stanno mettendo tutta per mantenere la clientela. Il top management ha dato segnali importanti attraverso la riduzione dei propri emolumenti. Marco Morelli sta cercando di portare avanti il salvataggio del Monte dei Paschi con ogni mezzo. Adesso la parola deve passare al Governo. E’ tempo di agire, di battere i pugni, affinche’ una possibile tragedia non passi per una farsa. Il Governo italiano batta un colpo, se davvero esiste”. Secondo questa tesi la colpa è dei burocrati. Chissà cosa penserebbe Masi se avesse saputo che il 27 dicembre la Banca centrale europea ha abbassato i requisiti minimi di capitale per Deutsche Bank, lasciando all’istituto tedesco più margini per definire dividendi e bonus. L’istituto ha infatti annunciato che la Bce ha chiesto di mantenere un common equity tier 1 di almeno il 9,51% su base consolidata a partire dal primo gennaio 2017. Un coefficiente inferiore a quello attualmente richiesto del 10,76%, soglia sotto la quale la banca non poteva scendere quest’anno senza dover limitare dividendi. Ha ragione quindi Masi e chi sostiene che è tutto un complotto contro l’Italia? Pochi giorni fa la BCE ha abbassato i requisiti richiesti a Carige, altra banca italiana nell’occhio del ciclone. La BCE ha accolto gran parte delle richieste inoltrate dal management Carige. Evidentemente i conti di Carige non facevano tanto schifo, evidentemente Carige ha dimostrato di essere sulla buona strada. Non credo, come molti sostengono, che la BCE sia maligna ed abbia come unico obiettivo quello di massacrare le banche italiane. La BCE, evidentemente, ha elementi in mano per dimostrare le sue conclusioni. E’ inutile fare la figura dell’alunno monello che che si lamenta se il professore gli da dei voti bassi. Io, personalmente, mi sento più tutelato da un ente di controllo esterno. Gli enti di controllo italiani hanno dimostrato più volte di essere fallaci e di nascondere le cose a loro piacimento grazie a connivenze e complicità. Prendiamone atto e siamo sinceri con noi stessi. Poi possiamo fare qualsiasi battaglia…
molto poco
ma secondo voi le azioni monte paschi varranno ancora qualcosa????