Nei dibattiti di questi giorni ci si sciacqua la bocca parlando di crescita e delle misure per attuarle. Il Governo ha individuato nelle misure di “redistribuzione”, tipo reddito di cittadinanza e pensionamenti anticipati, l’architrave per far volare l’economia. A parere dei leader politici vedremo, già dal prossimo anno, una ripresa sostenuta, ritenendo premiante concentrarsi sulle persone fisiche. E l’impresa??? Da queste pagine avevamo definito l’imprenditore un missionario, esasperato dal suo principale “socio occulto”. Proprio oggi vi voglio raccontare come il rapporto Fisco – impresa sia inasprito da argomenti e richieste che nel normale vivere comune derubrichiamo come pretestuosi.
SRL (3 soci) vanta un credito IVA di 656 €, per l’anno d’imposta 2017. L’ufficio dell’Agenzia delle Entrate chiede, per liquidare il credito, la seguente documentazione integrativa:
- numero di telefono e indirizzo di posta elettronica della persona a cui rivolgersi per ulteriori chiarimenti;
- dichiarazione di conformità all’originale dei documenti prodotti in copia con allegato fotocopia del documento d’identità;
- codice IBAN del beneficiario/i, che per motivi di privacy deve essere comunicato tramite i servizi telematici dell’Agenzia o presso l’ufficio;
- Delega autenticata a riscuotere il rimborso;
- verbale di messa in liquidazione
- Campione delle fatture di vendita (1% del totale)
- Campione delle fatture di vendita (1% del totale)
- registri IVA
- documentazione relativa alla dismissione di cespiti e del magazzino
- bilancio finale di liquidazione
- relazione sintetica che chiarisca quali sono le attività economiche svolte e le ragioni che hanno portato alla formazione del credito chiesto a rimborso;
- Test di operatività
Per concludere una procura generale o speciale, qualora l’azienda voglia farsi rappresentare da un professionista.
Potete immaginare l’epilogo, MI HANNO FATTO 656 €. Nel frattempo rimango in attesa del rimborso IRPEF 2016, dichiarazione presentata nel settembre 2017. E’ passato più di un anno e non immaginate il candore dell’operatore del call center che mi rassicura sui tempi: è tutto normale. Non resta che lavorare a nero… ma col reddito di cittadinanza.
Hai sbagliato bersaglio. Questa è tutta eredità dei vecchi governi.
Devi prenditela con loro, e non con chi è arrivato adesso.