Gas e luce, dal primo aprile, subiranno un calo delle tariffe: bollette giù rispettivamente del 9,9% e 8,5%. L’Autorità per l’energia per i clienti sul mercato tutelato (Arera) spiega che le riduzioni siano «prevalentemente legate alla contrazione dei prezzi delle materie prime nei mercati all’ingrosso dell’energia, nazionali e internazionali» nonché ad «un inverno non troppo rigido». Eppure, al di là dei proclami e dei titoli roboanti, il trasferimento di beneficio verso il cliente è veramente esiguo. Per l’Unione consumatori il calo si tradurrà in un risparmio «record» di 168 euro annui, 50 per la luce, 118 per il gas.
Quante sono le famiglie interessate?
Il mercato dell’energia è liberalizzato da oltre dieci anni, nel senso che è stato aperto completamente ai privati e alla libera quotazione dei prezzi. Il mercato di tutela, quello in cui i prezzi di vendita sono decisi da ARERA, sarà attivo soltanto fino a luglio 2020. Ad oggi il mercato domestico è cosi ripartito:
- 33.495 Gwh per il mercato di maggior tutela (18 milioni di punti di prelievo);
- 24.256 Gwh per il libero mercato (11,5 milioni di punti di prelievo).
Si tratta di dati del 2017, pertanto sicuramente la percentuale è ancora più sbilanciata per il libero mercato, anche a causa della forte pressione esercitata dagli operatori sui clienti. E’ evidente che le famiglie interessate direttamente dal calo delle tariffe arriva ad appena il 50%. E per le altre?
Gli operatori propongono, per i clienti in libero mercato, le famose tariffe flat: prezzo bloccato per 24 mesi. Quindi nessun beneficio per queste famiglie, a meno che non vogliano rinegoziare i propri contratti.
Chi ci guadagna?
I maggiori beneficiari saranno sicuramente gli operatori: Enel, Eni, Edison, Metaenergia, Hera, Axpo Group, Iren E.On, Duferco, A2A… Un prezzo di acquisto che si riduce ed un prezzo di vendita costante vuol dire una bella rendita.
Il Ministro dello Sviluppo e del Lavoro Luigi Di Maio definisce il calo delle bollette «un segnale importante per le famiglie italiane che incoraggia verso scelte di politica energetica che fanno bene all’ambiente e non danneggiano il portafoglio». Non capiamo il nesso, considerando che proprio la politica ha smantellato il principale istituto a tutela del consumatore, godiamocelo fino al prossimo anno…
In ogni caso, per cali o aumenti, in mancanza di variazioni fiscali il governo non ha né meriti né demeriti.