Il collocamento del titolo IT0005517187 sarà dal 14 al 16 novembre con una cedola minima garantita dello 1,6%, rimane il solito premio fedeltà del 0,8%.
Al rendimento minimo garantito va sommata la variazione annuale dell’Indice Nazionale dei Prezzi al Consumo FOI (inflazione), esclusi i tabacchi, cosi il BTP Italia diventa un valido strumento per tutelare il potere d’acquisto del nostro risparmio. Il numero indice dell’inflazione calcolato alla data di godimento e regolamento del titolo è 113,41000, e sarà questo il riferimento su cui sarà calcolato il rendimento “variabile” dell’obbligazione IT0005517187.
Essendo un titolo di Stato la tassazione applicata è meno pesante. Al rendimento del BTP Italia si applica il 12,5% di ritenuta fiscale, contro il 26%) riservato ai titoli corporate, in aggiunta all’imposta di bollo.
Curiosità
Durata 6 anni
Collocamento (i primi 3 giorni per i retail, un ulteriore giorno per gli istituzionali)
Indice FOI di riferimento è pari a 113,41000 (circa +8,50% su base annua).
Il retail che vende perderà il premio fedeltà e con esso l’isin IT0005496994, quindi nelle negoziazioni sul secondario vedremo solamente l’isin IT0005517195.
Conviene???
Cercheremo, attraverso il confronto con strumenti già quotati, di capire come il mercato giudica il prodotto in emissione. Abbiamo scelto:
- BTP Italia 0,65% + FOI (ISIN IT0005388175)
- BTP 8 anni con cedola del 0,95% (ISIN IT0005449969)
- BTPI, 0,40% + CPI (ISIN IT0005387052)
Nella tabella i rendimenti dei prodotti a confronto:

*i valori in tabella sono stati calcolati utilizzando il nostro foglio di calcolo per le obbligazioni
Se si ritiene che nei prossimi 6 anni l’inflazione sarà superiore al 2,45% è sicuramente da evitare il BTP a vantaggio del BTP Italia IT0005517187.
Per gli strumenti anch’essi indicizzati all’inflazione, valgono considerazioni diverse. Qualsiasi prodotto con un rendimento reale difende il potere d’acquisto del capitale, indipendentemente dalla durata.
Il rendimento è interessante? E se la fiammata inflazionistica si fosse esaurita ? Inoltre la lunga durata penalizza l’investimento in caso di volatilità di mercato. Spread, instabilità politica, ripresa economica avranno degli effetti sui nostri risparmi e saranno tanto più amplificati quanto più distante è la scadenza. Per i deboli di cuore è meglio usare cautela indirizzando i propri risparmi verso investimenti di breve periodo (conto deposito, buoni fruttiferi postali, libretto postale, obbligazioni a breve), nell’attesa di un’inevitabile aumento dei tassi.
L’inflazione
Il forte aumento dell’inflazione è strettamente legato al caro energia: episodio recente successivo agli ultimi mesi del 2021:
Eppure, su questo fronte, qualcosa sembra essere cambiato… Il costo del gas comincia a scendere:
- luglio 2021 0,32 €/Sm3
- ottobre 2021 0,54 €/Sm3
- gennaio 2022 0,92 €/Sm3
- aprile 2022 0,90 €/Sm3
- luglio 2022 1,09 €/Sm3
- ottobre 2022 0,88 €/Sm3
Buon Investimento
luigi.ciotta@italiasalva.it
PS Per la sottoscrizione del BTP Italia non sono previste commissioni di acquisto a carico del risparmiatore. Se ne fa carico il Tesoro, pagando lauti compensi agli istituti di credito. In questa emissione le commissioni sono pari al 5,5 per mille gli intermediari e 0,75 per mille per i Dealer, in totale il MEF paga una commissione dello 0,625: mi viene da dire che il vero premio fedeltà lo prendono i bravi e fedeli collocatori….
Aiutaci a diffondere la notizia magari, questa volta, la spending review la fanno veramente…
@Giuseppe
Caro Giuseppe, lasci perdere i consigli di questi blog, tenuti da non si sa chi, non si sa per conto di chi e perché
Si rivolga ai professionisti visibili, di persona, e casomai ascolti più di una voce.
NON affidatevi a internet, che non è il Santo Graal
Internet non vuol dire nulla.
I Btp o BtpI non sono mai ciofeche. Possono dare ottimi risultati o meno di quello che ci si aspetterebbe
Ma questo non dipende dallo strumento in sé, ma dalle condizioni di mercato.
Un coltello può tagliare una pagnotta di pane, oppure uccidere, dipende, no?
A volte convengono di più, a volte di meno
Si ricordi dei vantaggi, però:
1. Non paga commissioni all’acquisto, anche se il blogger qui dice che costa al Tesoro, vivaddio, per una volta che qualcosa non costa al piccolo risparmiatore, sempre spremuto dai costi bancari, o delle SIM. Quindi questo è un evidente VANTAGGIO, altroché far girare la voce. Io me ne starei proprio ZITTO. Blogger imbecilli
2. Quando lei acquista un Titolo di Stato ha la garanzia che se arriva a scadenza naturale senza liquidarlo in anticipo, avrà indietro TUTTO IL CAPITALE INVESTITO, al 100%. Che è il secondo non trascurabile vantaggio, dato che nessun altro strumento può garantire questo vantaggio
3. I Titoli di Stato al mercato secondario variano il prezzo in funzione delle condizioni economiche e politiche globali (non solo italiane, preciso). Questo non è necessariamente un difetto: lei infatti può anche acquistare al secondario, a prezzo quindi più basso, ma per fare questo si faccia sempre consigliare da un esperto certificato (nella sua banca, oppure da professionisti iscritti agli albi specifici, mai amici, parenti, amici degli amici o peggio, BLOGGER ANONIMI, CHI SONO?)
Spero che queste mie le possano essere state di conforto
Buona vista
il prezzo adegua il titolo alle variazioni dei tassi di interesse, se i tassi salgono i prezzi scendono.
Gentilmente una informazione:
marzo 2023 saranno collocati i btpi.
Come mai, pur indicizzati, sul secondario potrebbero essere venduti sotto cento come ho visto quelli collocati a novembre 2022 quotano circa 97 per cento? Quindi potrebbero essere un bidone? Grazie e cordialissimi saluti
La durata è 6 anni non 8