“Non chiedetevi cosa può fare il Vostro Paese per Voi, chiedetevi cosa potete fare Voi per il vostro Paese” abbiamo cercato di rispondere all’invito che il presidente J.F.Kennedy rivolgeva al proprio popolo rimboccandoci le maniche. Abbiamo illustrato la nostra mappa perché le scelte da fare non riguardano solo i governi e la classe dirigente, ma anche la vita quotidiana delle famiglie. La nostra risposta, che crediamo sia stata la più forte, è una riforma dal basso che ciascuno di noi può avviare subito come antidoto alla rassegnazione, al senso di impotenza che spesso si respira nell’attesa sempre delusa di grandi svolte, di catarsi collettive, di rinascite nazionali. Abbiamo segnalato comportamenti e gesti di ogni giorno che possano incidere direttamente sulla qualità di vita del singolo e di conseguenza sulla virtù dell’intero Paese. Ma intanto politicanti, tecnocrati ed occasionali salvatori della patria sono al timone, con la mappa dell’improvvisazione, per tirarci fuori da questo mare in tempesta. ItaliaSalva non si ferma e, forte del contatto diretto con i suoi lettori, propone la propria ricetta in pochi punti programmatici, argomentati, con link esplicativi, col rigore che ha sempre caratterizzato la nostra piccola comunità:
Pensioni
Qualsiasi programma di riforme degno di questo nome non può prescindere dalla spesa in pensioni, 267 miliardi di € che rappresentano il 38% della spesa totale aggregata inps/ragioneria generale dello Stato. Qualsiasi riforma ha sempre colpito i pensionati del futuro, ma nulla è stato fatto per le pensioni in essere. Se i diritti acquisiti di alcuni schiacciano i diritti futuri di altri si tratta di privilegi.
- Contributivo Retroattivo: con il sistema retributivo la pensione si calcola sulla base della media degli ultimi anni di retribuzione. Per esempio, ai fini previdenziali, Bonanni è come se avesse fatto il segretario confederale Cisl per qualche decennio, invece che per 8 anni. Il sistema Contributivo non avrebbe mai consentito un simile privilegio, la regola su cui si basa “Tanti contributi hai versato, tanto sarà l’assegno pensionistico”. L’inps avrebbe erogato una pensione normale, probabilmente intorno ai 2.000 €, invece di 5.122 €. La differenza, tra quanto Bonanni prende e quanto dovrebbe prendere, la pagano i cittadini italiani
- Pensioni di Reversibilità: 4.694.434 pensioni di reversibilità erogate ad uno dei due coniugi (o dei parenti prossimi) al sopraggiungere della morte dell’altro. La reversibilità deve essere riconosciuta a titolo oneroso, cosi come avviene nella previdenza complementare. Qualsiasi assegno percepito senza un corrispettivo contributivo, come nel caso di Svetlana, è un privilegio che va sanato.
- Pensioni di invalidità: nel 2011 sono stati sottoposti a verifica 148.700 prestazioni d’invalidità, 41.381 non sono state confermate (27,83%). Molti falsi invalidi tra i quasi 3.000.000 di invalidi presenti in Italia. Si propone una campagna di verifiche a tappeto per verificare i “diritti acquisiti” da queste persone, a tutela soprattutto dei veri invalidi.
- Ridurre età pensionabile: un sistema previdenziale contributivo ha il grande vantaggio di non penalizzare alcuno, in caso di un ritiro dal posto di lavoro precoce. Ognuno deve potere scegliere il momento opportuno per andare in pensione, basandosi soltanto sulle proprie esigenze presenti e future. Niente più esodati, solo pensionati con assegni adeguati a età e contributi versati.
Fisco e Lavoro
La riduzione della pressione fiscale è un auspicio, compatibilmente con la riduzione di spesa e soprattutto con la riduzione del debito pubblico. ItaliaSalva ritiene doveroso correggere, in modo prioritario, alcune storture e ingiustizie:
- Deducibilità perdite di qualsiasi natura: il contribuente italiano riesce a compensare le perdite con eventuali profitti conseguiti in attività analoghe. Non è possibile compensare perdite di natura finanziaria con il proprio reddito da lavoro dipendente o autonomo. Noi crediamo che tutte le perdite possano essere compensate da qualsiasi profitto indipendentemente dalla natura.
- Tassazione Rendite finanziarie: il risparmio è l’ultima trincea a difendere l’individuo dalla totale degenza:”La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme”. L’obiettivo della Costituzione è quello di premiare le “rinunce“, un buonsenso contadino che accumula in cascina per i periodi di magra. L’applicazione pratica dell’art. 47 è stata per molti anni una tassazione di vantaggio, il 12,5% per le rendite da risparmio, per tutti coloro che avessero rinunciato a qualcosa. Il governo Renzi decide che il risparmio debba essere tassato al 26% per colpire l’odiosa rendita finanziaria, peccato ci sia qualcuno costretto a pagare sull’unico reddito a propria disposizione il 26%, invece del 23% dovuto secondo gli scaglioni irpef, con l’aggravante di non poter detrarre/dedurre nessuna spesa (assicurazione, spese mediche, figli a carico, spese per istruzione…NIENTE). La proposta di ItaliaSalva è di poter scegliere, lasciare libertà di opzione tra la tassazione separata (26%) e la tassazione ordinaria cosi come per la cedolare secca sugli affitti.
- Tassa sul disoccupato: altro che reddito di cittadinanza dei 5 stelle. L’art 4 della costituzione recita “Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società“. Il lavoro è il pilastro fondamentale su cui si erge la Costituzione. L’inattività mina alle radici il benessere e il progresso dell’intera società. Ogni anno celebriamo la dignità del lavoro, ma purtroppo continuiamo a reputare degno solo il lavoro che abbiamo sempre sognato.
- Lavoro Femminile: favorire la partecipazione femminile al lavoro, tra le più basse al mondo. Nessuna quota rosa o incentivo all’impresa per assumere donne, semplicemente una rete di tutele sociali che riesca a garantire piena realizzazione delle proprie aspirazioni professionali e personali.
- Assenteismo: ancora risuona la massiccia assenza per malattia dei vigili urbani della capitale. Il medico di base deve essere sollevato dalla prescrizione del certificato di malattia. La certificazione della malattia deve essere a cura di soggetti terzi ad esempio una commissione di due medici, siti presso il pronto soccorso o presso qualche altra struttura sanitaria cittadina.
Scuola
La scuola deve tornare a formare e soprattutto a SELEZIONARE. Geometri che non sanno calcolare l’area del quadrato e ingegneri che arrancano con le unità di misura devono essere un lontano ricordo.
- I professori italiani non dovrebbero essere valutati dal preside, basandosi sui progetti o sulla subordinazione che il professore manifesta nei confronti del dirigente scolastico. Le valutazioni le fanno gli studenti, dimostrando il livello di preparazione conseguito (vedi test Invalsi). L’arbitrio o le simpatie dei presidi rimangono alla porta e solo cosi il merito sarà il vero metro per le remunerazioni dei professori. E se gli studenti non raggiungono dei livelli adeguati di preparazione è giusto allontanare il professore dall’insegnamento, non ci si può permettere di compromettere il futuro professionale di un’intera classe per tutelare un cattivo lavoratore.
Opere Pubbliche e Infrastrutture
- Basta cemento! la vera sfida è far funzionare quel che esiste già.
- Lotta senza quartiere alla corruzione: Strutture snelle, razionalizzazione stazioni appaltanti, rotazione dei manager, corresponsabilità dei decisori sui risultati. Sono le nostre ricette contro la mostruosa macchina burocratica che zavorra il Paese.
Energia
- Basta incentivi! 11,7 miliardi di euro spesi ogni anno per incentivare processi produttivi inefficienti, a volte persino dannosi per l’ambiente. Riteniamo che bisogna stimolare un consumo razionale dell’energia, promuovere la mobilità collettiva e sostenibile (car pooling, car sharing…)
Spending Review
Per troppi anni la Spending review ha preso le sembianze di tagli lineari indiscriminati ai vari uffici di spesa. ItaliaSalva seleziona degli interventi chirurgici su inefficienze e rendite di posizione, raccolti in una sezione dedicata del nostro sito: spending review
La ricetta di ItaliaSalva è una medicina amara, che crediamo necessaria. Sollevare questi temi è tabù, la politica preferisce parlare di Italicum e riforme sui massimi sistemi che non affrontano i problemi esistenziali del Paese. Ci affidiamo a queste poche righe per aprire un dibattito, che possa coinvolgere i cittadini che non si arrendono a questa cappa di populismi, di autoreferenzialità, di malcustume che è diventata la gestione della cosa pubblica…UNISCITI A NOI!!!